Seconda e ultima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo al Quirinale. Alle 10.30 attesa da Mattarella la coalizione di centrodestra unito.
Oggi sarà il secondo e verosimilmente ultimo giorno di consultazioni per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che alle 10.30 attenderà al Quirinale il centrodestra. Ieri il capo dello Stato ha incontrato le opposizioni mentre oggi l’atteso colloquio con la maggioranza. In serata, Giorgia Meloni dovrebbe salire di nuovo al Colle per ricevere l’incarico di formare il governo in quanto presidente del Consiglio.
“Siamo pronti a dare all’Italia un Governo“ ha dichiarato la premier in pectore nelle ore che precedono il suo colloquio con Sergio Mattarella al Quirinale. Arrivano anche le rassicurazioni sul fatto che il centrodestra si presenterà unito al cospetto del capo dello Stato mettendo a tacere le frizioni e gli screzi degli ultimi giorni. Giorgia Meloni salirà al Colle insieme ai suoi capigruppo Lollobrigida e Ciriani e con Salvini, Berlusconi e Lupi.
Giorgia Meloni è pronta a dare un governo all’Italia
La presidente di Fratelli d’Italia assicura che questa squadra affronterà “con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo”. Si sta preparando da tempo, anche se non prevedeva una situazione complessa quanto questa ma Giorgia Meloni è pronta, o quantomeno dice di esserlo, e non vuole che nessuno le si ponga come ostacolo, tantomeno i suoi. C’è chi dice che la leader potrebbe già consegnare la lista dei ministri da proporre a Mattarella senza accettare con riserva.
Al termine delle consultazioni sarà solo Giorgia Meloni a tenere un breve discorso per mettere le cose in chiaro ed evitare che Berlusconi rubi la scena. Il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi ha dichiarato che “Le fibrillazioni, prima che nasca un governo, sono fisiologiche. E stavolta incidono forse di più a causa del cambio di leadership. Ma francamente non vedo pericoli”.
Lupi è convinto che Berlusconi saprà fare un passo indietro per permettere alla coalizione di procedere. “È il primo a sapere che per fare due passi avanti come coalizione a volte ne serve uno indietro sul piano personale o di partito”. Sulla leadership non ci sono dubbi: “La leader della coalizione è Giorgia Meloni. Andremo al Quirinale come coalizione unita e sarà lei a rappresentarci”.
Poi avvisa che la coalizione non deve permettere che i malumori interni ricadano sul governo e che bisogna pesare le parole che si usano.